Alberto Cisterna a Servizio Pubblico: l’intervista esclusiva

Alberto Cisterna

Intervista da Sandro Ruotolo per Servizio Pubblico, l’ex procuratore della Dia Alberto Cisterna racconta la sua versione dei fatti. L’inchiesta che lo vedeva accusato di corruzione in atti giudiziari è stata archiviata: “E’ una vicenda che non avrebbe dovuto sorgere perché mancava la notizia di reato. Cosa c’entra il Quirinale con me? La Procura di Reggio e la squadra mobile si sono incaricati di consegnare informative di reato coperte dal segreto al dottor Loris D’Ambrosio al Colle, consigliere giuridico di Napolitano. Quello che so di mio è che ho trovato in atti una lettera di trasmissione da parte del capo della squadra mobile di Reggio Calabria, dottor Cortese, di un plico riservato a varie autorità legittimamente investite della questione, ma mandate in copia al Quirinale”.

Alberto Cisterna a Servizio Pubblico

Cisterna prosegue: “Non è un problema di invasione di campo. Si è creato un circuito di informazione improprio a mio avviso, perché se la presidenza della Repubblica ha la necessità di essere informata di questo, lo fa attingendo gli atti al Csm che li aveva ricevuti. Non c’era nessuna ragione di trasmettere questi atti personalmente al Quirinale. La questione la faccio con chi li ha mandati gli atti. Non con chi li ha ricevuti che probabilmente ne ha fatto l’uso che ha ritenuto proprio. Quello che trovo straordinariamente anomalo è che si mandino atti e si instaurano contatti fuori da un circuito istituzionale, che si divulghino informative unilaterali. Il Csm ha subito detto che della corruzione non c’era traccia”.