A Giovanni Favia, eletto con i 5stelle, è stato inibito l’uso del logo del Movimento: “Sono stato scomunicato ma ho la coscienza a posto”. Quali sono le ragioni che hanno spinto Grillo ad espellerlo? “La politica va fatta per passione al di là dei brand. Risponderò alla lettera che ho ricevuto. Chiederò di annullare l’inibizione che ho ricevuto. Io so di aver agito sempre in coscienza”.
Favia sul Movimento 5 Stelle
Nel corso della stessa intervista Favia confessa tutta la sua amarezza: “Devo riuscire a gestire la rabbia e la delusione che nasce dalla separazione rispetto all’attaccamento che ho avuto a questi anni a un mio sogno, che è anche il sogno di tanti altri, ossia il Movimento 5 Stelle” – spiega Favia – “Se mi mettessi oggi a fare la guerra a Grillo e Casaleggio farei una cosa sbagliata. Di certo non mi farò trascinare dall’emotività, i bei ricordi prevalgono sul rancore”.
Favia prima della cacciata
Cosa diceva Favia sempre a Servizio Pubblico il 19 aprile 2012, prima della cacciata dal M5S? “Quando sono entrato nel Movimento ero disgustato dalla politica. Grillo proprietario del marchio? Quello che conta per me è fare politica sul territorio, avere il nome di Beppe è una garanzia. Una figura simile ci vuole, in questo momento siamo un germoglio…”.