Parla la mamma di Attilio Manca: “Perché non cercano?”

Mamma di Attilio Manca

Ospite di Servizio Pubblico, la signora Angela, mamma di Attilio Manca, ripercorre la storia morte del figlio. Costretta a fare i conti con la parola ‘archiviazione’ e con un magistrato che lei stessa definisce inerte. Ma chi darà giustizia ad una famiglia lacerata? Manca fu ritrovato cadavere nella sua abitazione di Viterbo il 12 febbraio 2004: l’autopsia certificò la presenza nel sangue di eroina e barbiturici. Il caso fu inizialmente ritenuto un’overdose, poi archiviato come suicidio. I genitori si opposero sostenendo che il figlio fosse stato ucciso per coprire un intervento subito da Bernardo Provenzano a Marsiglia.

La mamma di Attilio Manca a Servizio Pubblico

Angela Manca si sfoga così: “Io sono indignata. E credo di rappresentare tantissimi italiani che non ne possono più di questo Stato. Di queste istituzioni che proteggono solo e soltanto la casta e lasciano soli i cittadini. Nella battaglia che la mia famiglia ha condotto ci hanno lasciato soli. Perché il Csm non si occupa del pubblico ministero di Viterbo? Una persona che in otto anni non è stato capace di fare nessuna indagine. Perché sulle siringhe che avrebbe usato Attilio per uccidersi non ci sono impronte?”.

Attilio Manca: la storia

Come morì Attilio Manca? Ricostruisce Vice:

Manca fu ritrovato riverso sul letto di casa sua, con due buchi sul braccio sinistro. Accanto al corpo furono ritrovate anche due siringhe, entrambe con i tappi salva ago e salva stantuffo inseriti. La morte venne attribuita a un’overdose per “inoculazione volontaria” di eroina, tranquillanti e alcool. Una morte accidentale, quindi, o un possibile suicidio. Secondo la Procura di Viterbo, Manca sarebbe stato un consumatore abituale – seppur non dipendente – di sostanze stupefacenti.