Dal Guatemala al Parlamento: perché Ingroia si candida

Ingroia si candida

“L’incarico affidatomi in Guatemala dalle Nazioni Unite non passa dal Ministero degli Interni. E’ stato chiesto direttamente a me”. Antonio Ingroia si candida e ospite di Servizio Pubblico spiega i motivi della sua scelta. Incalzato da Lara Comi, Mara Carfagna, Giulia Innocenzi e Michele Santoro racconta di come è nata l’idea di Rivoluzione Civile.

Ingroia si candida: nasce Rivoluzione Civile

“Il Guatemala? Era un incarico vacante, è stato opportuno accettarlo. Prima dovevo chiudere l’indagine sulla trattativa Stato-Mafia. Poi ho detto sì. Le Nazioni Unite hanno sempre avuto parole di apprezzamento su di me” spiega l’ex magistrato. La Carfagna lo punzecchia: “Fa strano sentire Ingroia che parla di rinnovamento, avendo come compagni di viaggio Ferrero, Diliberto, Di Pietro, De Magistris. Di Pietro sta nascondendo gli scandali dell’Italia dei Valori dietro Ingroia”. Ingroia risponde: “Sono quattro persone su oltre 900. Tutti gli altri sono facce nuove. Nessuno mi può insegnare come mettere su una società civile. IdV? Chi era coinvolto negli scandali non è più nel partito. E Di Pietro rappresenta l’unico che dentro il parlamento che si è opposto contro i disastri di Berlusconi e Monti”. La Comi torna invece sul Guatemala: “Lei aveva un incarico prestigioso, doveva portarlo a termine”. Santoro ironizza: “E’ tornato per far perdere Bersani?”.