Ambrosoli candidato alla presidenza della Lombardia: “Ci sono anch’io!”

Umberto Ambrosoli candidato alla presidenza della Lombardia accusa una mancanza di visibilità. E afferma come nonostante abbia “proposto il dimezzamento della diaria di consiglieri, assessori e del presidente della regione”, la grande editoria stenta ad accorgersi di lui.

Ambrosoli sui giovani

Il candidato alla presidenza della regione Lombardia mette poi a paragone le mazzette per la sanità e le borse di studio non concesse: “Quando non riusciamo a investire nel futuro e proteggiamo la casta in tutte le sue forme stiamo semplicemente creando i presupposti per una situazione che non riusciremo a dominare. Un terzo dei ragazzi che si laureano in Lombardia che vanno via dall’Italia. In tutto ciò la politica che prospettive dà?”

Ambrosoli sulla disoccupazione

“Non siamo nelle condizioni di poter garantire a tutti la possibilità di sdoganarsi dalle proprie origini. In alcune zone del nostro paese si è mantenuto un sistema produttivo che non è in grado oggi di garantire posti di lavoro. E’ un’emergenza che riguarda soprattutto i giovani. Abbiamo una Costituzione che dice con molta chiarezza che la Repubblica è fondata sul lavoro. La dignità di ciascuno di noi è data non dalla propria provenienza ma dalla sua capacità di contribuire. Di crescere, affermarsi e vivere nella società” – spiega Ambrosoli sempre a Servizio Pubblico – “Il reddito di cittadinanza? Non è una cosa fuori dal mondo. In altre zone d’Europa porta a una maggiore coesione sociale”.