Travaglio sui rimborsi elettorali: “Aboliamoli”

Travaglio sui rimborsi elettorali

Secondo Marco Travaglio non è l’abolizione al finanziamento pubblico ai partiti a risolvere i problemi della gente: per riavviare le comunicazioni in questo Paese occorre dare segnali giusti e concreti. In quale paese è possibile guadagnare con un rimborso? Per definizione, un rimborso al massimo può portare a pareggiare i conti. Come è possibile che un ex sindaco di Roma e candidato a presidente del Consiglio (Francesco Rutelli) non si sia accorto che nel suo partito erano spariti 13 milioni di euro? Oltretutto i finanziamenti ai partiti sono soldi pubblici…

Travaglio sui rimborsi elettorali e il caso Lusi

Tra gli scandali più rilevanti c’è sicuramento quello che coinvolge la Margherita, il tesoriere Lusi e Rutelli? Così Lusi ai nostri microfoni: “Mantenevo la cassa. Eseguivo le cose che mi dicevano di fare. Che erano tra il lecito e l’illecito. Non sono un santo, ho fatto il tesoriere” – racconta a Luca Bertazzoni  – “Io ho gestito 214 milioni di euro, ne ho lasciati 20 in cassa, e sono 194. Ne ho pagati sei di tasse e facciamo finta che io ne abbia presi sette. La somma fa tredici. Ne restano 181, li abbiamo usati tutti per pagare il personale e i telefonini? Facciamo finta che lei lavora con Santoro da 13 anni e per 13 anni ha cavalcato una zona d’ombra. Dopo 13 anni a un certo punto succede una cosa, non meglio definita, per cui Santoro dice “io non so niente, faceva tutto Luca”. Lei come si sentirebbe?”.