Ascanio Celestini e il movimento No Tav

Ascanio Celestini

L’attore, regista e scrittore Ascanio Celestini racconta a Sandro Ruotolo per Servizio Pubblico le ragioni della sua solidarietà alla causa No Tav. Inquadrando sabotaggi e violenze in un’analisi più politicamente organica. “Dal mio punto di vista quelli che sono in Val di Susa non sono i cittadini che hanno una formazione politica e che quindi fanno delle scelte in seguito a questo. Sono abitanti che sono in un territorio, la cui formazione politica si crea strada facendo” – afferma Celestini – “Come quelli che hanno la discarica sotto casa: partono dall’idea che l’immondizia sotto casa non la vogliono e piano piano arrivano a un pensiero più elaborato. E non diranno più Non voglio qui la discarica, ma diranno Non voglio proprio la discarica”

Ascanio Celestini a Servizio Pubblico sul movimento No Tav

Sulle violenze spiega: “Ovviamente chi compie una violenza poi si prende la responsabilità di quello che fa. Ma in questo spazio, in cui c’è anche l’illegalità, cosa altro c’è? Cosa sta succedendo? A rischiare non è il ragazzo politicizzato ma l’anziano a cui hanno portato via la terra su cui coltivava l’uva che va lì, sbrocca e lancia una sassata. Quando parte la sassata si innesca un meccanismo incendiario. Ci si mette un attimo a dire che la violenza è sbagliata. Però non è soltanto quello. C’è un problema politico”.