Il corteo degli antagonisti a Roma

Antagonisti a Roma

Luca Bertazzoni racconta per Servizio Pubblico la manifestazione degli antagonisti a Roma di sabato 19 ottobre 2013. Tantissime persone hanno sfilato per le vie del centro della Capitale per protestare contro l’austerity e il precariato e non sono mancati i momenti di tensione e gli episodi di violenza. Bombe carta contro i ministeri e lanci di bottiglie davanti alla sede di CasaPound. E l’aggressione alla nostra troupe. Il bilancio finale conta 15 fermati tra cui alcuni minorenni.

Antagonisti a Roma

Questa la cronaca di Repubblica:

In una giornata che ha visto sfilare per le strade di Roma decine di migliaia di cittadini (forse 100.000) in lotta per la casa, in lotta contro la precarietà. Cittadini che si oppongono, in modo civile, allo spreco delle grandi opere.

Gli scontri iniziano quando il corteo, partito da piazza San Giovanni intorno alle 15, supera la stazione Termini e arriva nei pressi dei palazzi che ospitano i centri del potere economico italiano, il ministero dell’Economia, quello dei Trasporti. Sono da poco passate le 18 quando si avvertono i primi boati. All’interno del corteo c’è chi cerca di sminuire, “sono solo petardi”, “si tratta di esplosioni innocue”. Ma non è così. Bombe carta. E nelle ore successive saranno ritrovati e disinnescati anche tre ordigni con una capacità di fuoco superiore a una bomba a mano.

L’obiettivo sono le forze dell’ordine. Partono le prime cariche, i fantasmi di Genova 2001 e quello, più recente, del 15 ottobre di due anni fa, iniziano a percorrere la pelle dei manifestanti. Ci si guarda impauriti. La Guardia di Finanza fa partire la prima carica. I cani sciolti lanciano ogni cosa. Marco Billeci, videoreporter di Repubblica.it, resta leggermente ferito.

Poi si arriva nei pressi di Porta Pia. L’idea degli organizzatori è quella di replicare l’accampata che ha animato piazza San Giovanni (foto) nella notte tra venerdì e sabato. Vengono montate le prime tende (foto). All’interno delle quali trovano posto anche intere famiglie di migranti. C’è della musica. Le forze dell’ordine sono in tenuta antisommossa ma la situazione sembra essere sotto controllo, anche se diversi petardi vengano scagliati contro di loro. Poi parte la prima bottiglia.