Arzachena nel fango: il giorno dopo

Arzachena

Arzachena, provincia di Olbia-Tempio, Sardegna. Il giorno dopo il ciclone che ha devastato la zona provocando morti e feriti. Chi è rimasto deve fare i conti con abitazioni e attività commerciali spazzate via. Le testimonianze raccolte da Sandro Ruotolo per Servizio Pubblico.

Arzachena e l’alluvione del 2013

La cronaca dell’alluvione a cura de L’Unione Sarda:

E’ sceso a circa 1700 il numero degli sfollati nelle zone della Sardegna più colpite dal ciclone Cleopatra. Lo riferisce il comitato della Protezione civile nazionale. Dopo l’emergenza della prima ora, un migliaio di persone sono rientrate a dormire nelle loro abitazioni, grazie anche al ripristino dei servizi e al lavoro dei soccorritori portato avanti in questi giorni.

Lentamente le persone sfollate a causa della violenta ondata di maltempo che ha investito la Sardegna stanno rientrando a casa. La conferma arriva dai dati aggiornati della Protezione Civile regionale. In particolare 1.182 persone che sono state costrette a lasciare l’abitazione sono ora “autonome” e hanno chiesto ospitalità ad amici e parenti. A Olbia attualmente sono ancora assistite 131 persone, 40 a Uras, 60 a Solarussa, 25 a Terralba, mentre altre due persone sfollate a Torpè si trovano ora in una residenza sanitaria assistenziale. In totale attualmente gli sfollati sono 1.440.

Resta confermato il bilancio delle vittime: 16 morti accertati (13 nella sola Gallura, tra cui 2 bambini) e un disperso a Onanì, si tratta di un allevatore di Bitti.