La Chinatown di Prato

Chinatown di Prato

Servizio Pubblico e la Chinatown di Prato. Dina Lauricella ci mostra una delle tante fabbriche dormitorio nella provincia toscana. Lavoratori cinesi, tutti in nero, costretti a vivere e lavorare in condizioni disumane. “Sono strutture posticce create ad hoc per consentire di dormire sul posto di lavoro. Tutte realtà ben occultate” – spiega la Guardia di Finanza nel corso di un blitz – “Capita spesso. Non ci sono prese d’aria, non ci sono punti di luce”.

Chinatown di Prato: il reportage

Nel dicembre 2013 un incendio in un capannone abusivo in via Toscana uccide sette persone. La cronaca de Il Tirreno:

I letti in fabbrica si sono trasformati nelle loro bare per una strage avvenuta nel nome del denaro. Sette operai cinesi sono bruciati vivi in un incendio che nella mattinata di domenica Primo dicembre ha distrutto un’azienda tessile gestita da orientali in via Toscana, nella zona industriale di Prato. I vigili del fuoco continuano ancora a cercare tra le macerie. E mentre si prosegue anche nella messa in sicurezza del capannone, la Procura si appresta ad aprire un fascicolo per omicidio plurimo.

Le fiamme si sono sviluppate, per cause ancora da accertare, ma probabilmente accidentali, intorno alle 7 e solo dieci ore dopo si è potuto chiudere un bilancio ancora forse provvisorio. In serata i morti portati all’obitorio dell’ospedale erano cinque uomini e due donne, una sola delle quali è stata identificata dal marito.