Berlusconi e Dell’Utri. “Amici fraterni”

berlusconi e dell'utri
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Berlusconi e Dell’Utri. “Nel processo per false fatturazioni a Publitalia, Berlusconi in qualità di testimone disse di aver fatto regali all’amico fraterno Dell’Utri in segno di riconoscenza. Cessioni di titoli di credito per circa un miliardo di lire, diversi versamenti, pagamenti in contanti, e una villa lussuosa sul lago di Como”.

Berlusconi e Dell’Utri

Gianni Dragoni ricostruisce il rapporto fra Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri. Dagli albori di Edilnord al processo dell’ex senatore per concorso esterno in associazione mafiosa. Passando per l’arrivo dello “stalliere” Mangano ad Arcore. “Dell’Utri viene assunto come segretario di Berlusconi nel 1964 quando ha 23 anni e Berlusconi 27. Viene assunto all’Edilnord, la società da cui nascerà Milano 2. Berlusconi ne è il socio d’opera ma tutto il capitale di Edilnord è sottoscritto da una finanziaria svizzera di Lugano. L’anno successivo Dell’Utri si trasferisce a Roma e poi a Palermo. Nel 1974 è di nuovo a Milano”.

Le parole del pentito

Il pentito Francesco Di Carlo racconta i suoi incontri con Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi. “Era il 1974 e andammo ad Arcore con il gotha della mafia di allora. C’erano Stefano Bontate e Mimmo Teresi. Berlusconi aveva paura dei sequestri e chiedeva protezione. Fu così che Vittorio Mangano arrivò ad Arcore come stalliere. E Stefano Bontate ottenne in cambio 100 milioni di lire”.