L’odissea dei profughi siriani. Il sogno è la Svezia

profughi siriani
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Salvati dal mare e accolti temporaneamente a Milano: l’odissea dei profughi africani ha numeri spaventosi. “Sono stati 4000 da ottobre ad oggi” racconta un operatore del centro di accoglienza, ma solo 8 persone hanno chiesto asilo qui. L’obiettivo, infatti, è l’Europa del nord e per arrivarci si tenta la fortuna in auto o ci si affida ai trafficanti siriani. Il racconto di un profugo siriano: “Eravamo più di mille su una barca che poteva contenerne trecento. Eravamo esausti. L’acqua arrivava fino alle caviglie. Con due bambini piccoli ho avuto molta paura. Quando stavamo per affondare sono arrivati a salvarci. Al centro d’accoglienza in Sicilia non mi hanno preso le impronte digitali. Mi hanno chiesto se volevo fare richiesta d’asilo in Italia oppure proseguire verso altre destinazioni”.

L’odissea dei profughi siriani

La Svezia è il sogno dei migranti. La meta da raggiungere per i migliaia di profughi che sbarcano lungo le nostre coste dall’Africa. L’approdo finale di un lungo viaggio. “Ci pagano la stanza, i pasti e 123 euro al mese” racconta un immigrato siriano. Lo Stato sociale svedese, infatti, è stato a lungo considerato un modello di successo. Qui centinaia di migranti chiedono l’asilo politico per poi accedere ai sussidi di Stato e ottenere una carta di credito ricaricabile del governo. Il reportage di Pablo Trincia in esclusiva per Announo.