Il potere della corruzione. L’anteprima di Michele Santoro

il potere della corruzione
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Il potere della corruzione. L’anteprima di Michele Santoro: “Perché noi italiani non riusciamo a cambiare? Perché non riusciamo ad estirpare la corruzione? O almeno a ridurla ai livelli di un paese normale. Perché non sappiamo riconoscere il merito. Non sappiamo vedere il valore degli altri. Ci indigniamo contro i favoritismi, contro le lobby ma poi consideriamo naturale che per entrare a far parte della classe dirigente si debba avere le spalle coperte. Agire all’ombra dei poteri già costituiti. In Italia o sei figlio di papà oppure devi stabilire un legame di sangue con i potenti”.

Il potere della corruzione

“I ragazzi che hanno fatto i test per entrare a medicina ribollono d’indignazione. Quelle non erano prove di bravura, erano rebus la cui soluzione era nota soltanto ai figli di papà, ai membri della casta. Ma quei giovani non hanno buttato per aria le cattedre delle università nella quali hanno studiato. Cattedre che si tramandano di padre in figlio come nel Medioevo. I giovani si sono adattati. Noi condanniamo a parole il familismo degli altri. Ma poi quando ci capita lo pratichiamo. E ci meravigliamo quando una persona, il cui destino è guadagnare 500-880 euro al mese in nero, dice ‘mi volete schiavo? e io divento mafioso e ti punto la pistola alla testa così farai quello che dico io’. Nel nostro mondo, quello dell’informazione, non sono solo i mafiosi a puntarti la pistola alla testa. Qualche volta sono i tuoi stessi colleghi”.