Il covo di Totò Riina. Sabina Guzzanti: “Non perquisirlo ha dato potere alla mafia”

covo di Totò Riina
covo di Totò Riina

Sabina Guzzanti e la mancata perquisizione del covo di Totò Riina. “Quando parliamo di Trattativa, l’episodio della mancata perquisizione del covo è cruciale. Quello è il nocciolo della Trattativa. Perchè non perquisire il covo, dopo la cattura di Riina cosa significa? Significa che Cosa Nostra può continuare ad avere il potere che ha semplicemente gestita da altri. E’ il segno che si sta trattando con Provenzano che finiva le stragi ma consegnava il Paese a questa convivenza indecente in cui ci troviamo oggi, in cui la mafia se si quotasse in borsa, sarebbe l’azienda più ricca del Paese”.

Il covo di Totò Riina

Luca Cianferoni contro Travaglio. “Io credo che la perquisizione nel covo di Riina non ci sia mai stata. Ci sono delle sentenze. Vorrei difendere il generale Mori se si deve fare a Mori il processo d’appello. Vorrei difendere il generale”. Così Luca Cianferoni parlando della mancata perquisizione del covo di Totò Riina.

Pronta la risposta di Marco Travaglio. “L’unico dato certo è che un ufficiale di polizia giudiziaria dice al procuratore Caselli: ‘non perquisiamo il covo, sorvegliamolo’. Caselli si fa giurare che il covo sarà sorvegliato e lui lo stesso pomeriggio ritira tutta la sorveglianza e lascia il covo incustodito, affinché la mafia possa andare a perquisirlo al posto dello Stato”.