Ast Terni, operai contestano Landini su accordo. Lui: “Sciopero continua”

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Ast Terni. Le Acciaierie si impegnano a pagare gli stipendi entro lunedì, mentre resta lo sciopero del personale, sospeso solo per gli amministrativi per provvedere al pagamento delle mensilità. Quando viene comunicato ai 350 operai di Terni, in presidio davanti il Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, il risultato del tavolo con l’azienda, scoppia però la rabbia di una parte dei manifestanti. E partono fischi e contestazioni all’indirizzo dei delegati sindacali e di Maurizio Landini (leader Fiom).

Ast Terni: le contestazioni contro Landini

Ai lavoratori che temono la perdita dell’impiego questo non basta, chiedono “un vero piano industriale“. Maurizio Landini cerca di spiegare agli operai: “E’ solo il primo passo. L’azienda chiedeva la fine dello sciopero. Ma questo non glielo abbiamo permesso. Blocchi e picchetti all’entrata della fabbrica proseguono”.

“Oggi abbiamo portato a casa il pagamento degli stipendi  – continua il segretario della FIOM – che è un diritto. E abbiamo ripristinato le basi per un tavolo di trattativa. Cosa si deciderà lo vedremo con i lavoratori”. “I fischi? Una parte degli operai non aveva capito – afferma – che entreranno solo 150 lavoratori domani e, se necessario lunedì per pagare gli stipendi. Ora ci siamo chiariti”. Il tavolo è stato riconvocato per lunedì 16 novembre

Servizio di Annalisa Ausilio