Ignazio Marino nel bar di Tor Sapienza. Le contestazioni

tor sapienza
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Il sindaco Marino, a pochi giorni dagli scontri, arriva a Tor Sapienza. Si chiude in un bar con alcuni residenti, fuori ad attenderlo un coro di “Buffone, buffone”, che lo accompagna durante il suo giro tra le case popolari. “È uno che difende chi fa ancora del male a questa città. Che ci viene a fare qui?” dice un ragazzo.

Tor Sapienza abusiva

In Viale Giorgio Morandi a dividere il centro d’accoglienza dai palazzoni dell’Ater c’è solo un marciapiede. Dentro i palazzi ci sono gli occupanti abusivi. Qui si vive in case-loculo, le strutture sono fatiscenti, i locali commerciali che dovevano dar vita al quartiere sono stati abbandonati e occupati: “Sembra di stare a Rebibbia” commenta una signora della zona, mostrando il suo appartamento. C’è anche un parroco ortodosso abusivo, dal 1997 occupa i garage dell’Ater “a fin di bene”.

La copertina di Announo

Da Tor Sapienza ai Parioli, passando per la manifestazione dei 60 comitati di quartiere, nessuno li vuole. Chi? I rifugiati, i rom, gli immigrati. In periferia non li tollerano perché arrivano in una situazione di abbandono e degrado. Nei quartieri bene non li vogliono perché, dicono, scoppierebbe la guerra civile. E, intanto a soffiare sul fuoco, arriva l’estrema destra nazionalista.