Mafia Capitale: l’arresto di Massimo Carminati

arresto di massimo carminati
arresto di massimo carminati

Il video dell’arresto di Massimo Carminati. L'”ultimo Re di Roma” considerato a capo della cupola di Mafia Capitale. Poco lontano dalla sua abitazione a Sacrofano, il blitz dei ROS. Carminati, secondo le tesi dei pm, controllava il sistema di assegnazione di appalti organizzato con manager delle società municipalizzate capitoline e con dirigenti del Comune di Roma. E tramite Salvatore Buzzi, ex detenuto e presidente della cooperativa «29 giugno» , gestiva il sistema di mazzette a politici e manager corrotti.

L’inchiesta su Massimo Carminati

Mancano 72 ore all’arresto di Massimo Carminati. Il “cecato” ex della banda della magliana è nascosto a Sacrofano, paesino a nord di Roma. Stefano Maria Bianchi e Luca Ferrari scoprono la villa dove avrebbe vissuto negli ultimi tempi. La villa è intestata a Marco Iannilli, commercialista romano, esperto nell’utilizzo dei prestanome. L’uomo dei grandi affari della organizzazione. Coinvolto in passato nell’affaire Fastweb insieme a Gennaro Mokbel, già in affari con Lorenzo Cola, uno dei più stretti collaboratori di Guarguaglini in Finmeccanica all’epoca dello scandalo sulle tangenti.

Le parole di Mauro Iannilli: “Mokbel lo conoscevo dal 1990. Anche se sporadicamente, è stato un contatto tramite intermediari. Ho fatto solo una cosa, l’operazione Digit per conto del signor Cola, ho sempre fatto quello che mi diceva lui. Ho conosciuto Carminati perché avevo delle difficoltà di rapporti con Mokbel. Mi dissero che Massimo lo conosceva…”

L’inchiesta esclusiva di Servizio Pubblico.