Terni riaccende le fiaccole per David

Terni fiaccolata
Terni

Terni, 12 aprile. È passato un mese dalla morte di David Raggi. Ucciso con una bottigliata alla gola da un immigrato che doveva essere espulso dal Paese. Le parole coraggiose del fratello Diego, che ha chiesto di evitare strumentalizzazioni e non cedere alla logica dell’odio razziale nel corso dell’ultima puntata di Servizio Pubblico. I ternani sono tornati ad accendere le fiaccole per David. “Poteva essere mia figlia, non ci sentiamo sicuri” dicono le voci dalla piazza, raccolte da Alice Martinelli.

Salvini a Terni: fra selfie e contestazioni

Matteo Salvini arriva a Terni, dove il 12 marzo scorso è stato ucciso David Raggi da una bottigliata al collo sferrata da un immigrato clandestino. Lancia la sua Opa su uno dei feudi della sinistra. “Non sono venuto per cercare voti, ma non si può vivere in questa situazione di insicurezza e precarietà” si smarca, prima di iniziare la sfilata in città. Dalle Acciaierie (dove gli operai lo snobbano) al centro, il corteo di curiosi e simpatizzanti si allarga. Fra un selfie e l’altro c’è chi manifesta contro di lui, ma il leader del Carroccio indica il nemico comune: Renzi. “Il premier mente sulle risorse a disposizione del governo. La Lega in Parlamento cancellerà la legge Fornero, fosse l’ultima cosa che fa”.