Il giorno della verità. Un “sì” sulla fiducia per l’Italicum

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Il giorno della verità

È il giorno della verità per l’Italicum. Il governo Renzi incassa la prima fiducia alla Camera e la legge elettorale vola al voto finale che si terrà lunedì prossimo. I favorevoli sono 352, con 50 “responsabili” dell’area riformista che corrono in aiuto del segretario. I contrari si fermano a 207. I deputati del Pd che non partecipano al voto sono 38 e fra loro ci sono molti big. “Votare non avrebbe voluto dire andare contro la linea del governo su tutti i fronti” spiega Gianni Cuperlo, difendendo la minoranza dall’accusa di aver peccato in coraggio.

La spaccatura nel Pd

La posizione di Pippo Civati è più netta. “Se andiamo avanti così non avremo più il Pd”. E l’ex segretario Pier Luigi Bersani, grande antagonista di Renzi nella battaglia sulla legge elettorale? “Il presidente del Consiglio che verrà dopo Renzi sarà sicuramente peggio di lui” commenta amaro “che precedente gli diamo in mano mettendo la fiducia sulla legge elettorale?”. Luca Bertazzoni racconta il clima infuocato degli ultimi giorni alla Camera, tra urla, tradimenti, insulti e crisantemi.