Mafia Capitale, Carminati attacca l’Espresso: ‘Qui sembro il più scemo’

Carminati vs L'espresso mafia capitale
Carminati vs L'espresso

Carminati vs L’Espresso. Imputato nel processo Roma Capitale, Carminati rompe il silenzio nel quale si era chiuso da mesi e attacca l’Espresso. Dice ai giudici in collegamento dal processo di Rebibbia:”Signor presidente, come al solito il settimanale l’Espresso mi ha onorato della sua attenzione con la prima pagina. Dove c’è scritto ‘Carminati ricatta la Repubblica’, non ‘Repubblica’ ma proprio la Repubblica italiana. A causa di documenti che avrei preso al caveau di piazzale Clodio nel furto”. L’imputato per ‘Mafia Capitale’, Massimo Carminati, si collega il 24 ottobre dal carcere di Parma con l’aula bunker di Rebibbia dove si sta celebrando il processo.

Il colpo al caveau di Piazzale Clodio

Il settimanale in uno degli ultimi numeri ha rivelato i nomi dei 147, tra avvocati e alti magistrati, proprietari di cassette di sicurezza, vittime della grande rapina al caveau della banca interna al tribunale di p.le Clodio. Il colpo messo a segno nel 1999 proprio da Carminati. Carte che avrebbero reso ricattabili alcuni pezzi dello Stato, condizionando l’esito di alcuni processi.

Ecco le dichiarazioni di Carminati. “Il settimanale ha pubblicato un articolo su di me. Con la mia foto in copertina nel quale si fa riferimento alla lista delle cassette di sicurezza che avrei sottratto al caveau. Lo stesso giornalista che ha scritto l’articolo (Lirio Abbate, ndr) è andato su Rai 1 da Giletti, a dire che il processo Pecorelli è stato praticamente aggiustato. Dovrebbe essere interesse dei giudici che hanno fatto le sentenze difendersi da accuse di questo tipo. Mi sembra che qui tutti stanno zitti. L’unico scemo forse sono io”. Audio tratto da RadioRadicale.