Bufalino ucciso e abbandonato. L’allevatore: “Illegale? Cazzi nostri”

Bufalino ucciso e cadavere interrato

Un bufalino ucciso e poi abbandonato nella campagna vicino a un allevamento, interrato approssimativamente.
Giulia Innocenzi nella seconda puntata di Animali come noi “Speriamo che sia femmina!” si addentra nella campagna adiacente a un allevamento e scopre il cadavere di un bufalino.
Non dovrebbe trovarsi qui, perché la legge prescrive che il i bufali maschi vengano mandati al macello e l’allevatore sostenga il costo della macellazione.
Si tratta però di una sorte comune: il bufalino ucciso direttamente nell’allevamento a pochi giorni dalla nascita viene sotterrato per evitare di pagare le poche decine di euro che costerebbe la regolare macellazione.
Il bufalino questo è considerato inutile perché non fa il latte e per l’allevatore, qualora egli non lo voglia allevare per venderne la carne, rappresenta un costo secco.

L’arrivo dell’allevatore

Giulia Innocenzi viene raggiunta sul luogo del rinvenimento del cadavere dal titolare del vicino allevamento. L’allevatore non sembra sorpreso per la scoperta: “Dobbiamo pagare pure il macello? Lo sai che si paga e ci costa 20-30 euro?”. Quando gli viene ricordato che la legge prevede un corretto smaltimento risponde: “Se ci beccano? Cazzi nostri”.