Giulia Innocenzi ci mostra con un blitz notturno la realtà degli allevamenti intensivi di maiali. Qui scopre scene da film dell’orrore, in chiara violazione delle prescrizioni di legge.
Ragnatele ovunque e gabbie minuscole dove i maiali si feriscono in continuazione fra loro.
In questi spazi ristretti esplode infatti l’attitudine al cannibalismo. I maiali si strappano a morsi la coda e le orecchie l’uno con l’altro, provocandosi ferite esposte a infezioni. Si tratta di patologie, spesso trascurate, che possono influire sulla qualità della carne.
Le condizioni igieniche
Ammassati l’uno sull’altro, i maiali defecano nelle mangiatoie. Così contaminano il siero di latte e l’avena necessari per la loro alimentazione. L’esplorazione notturna di Giulia Innocenzi negli allevamenti intensivi di maiali persegue con la scoperta di gabbie di gestazione minuscole per i suinetti, e il cadavere di un piccolo maiale, abbandonato a terra con la placenta ancora attaccata.