Premio Hitler: chi è l’animalista più rompiscatole d’Italia?

Premio Hitler: la consegna con Giulia Innocenzi

Giulia Innocenzi nella quinta puntata di “Animali come noi” ci porta alla consegna del premio Hitler.
Si tratta del premio di Federfauna che viene consegnato “all’animalista più rompiscatole dell’anno”. La giornalista della squadra di Michele Santoro è stata candidata ma si è fermata al 3% dei voti.
Il premio Hitler, infatti, è stato vinto dagli attivisti di “100% animalisti”.
Massimo Filippi, allevatore di visoni e cacciatore, spiega:  “Hanno esultato più volte quando un cacciatore è stato ferito o è morto”. Poi prosegue: “C’è profonda analogia fra il movimento nazista e l’ideologia animalista. Fu Goering ad abolire la sperimentazione animale, per portarla poi lavanti sugli ebrei. C’è differenza fra essere animalisti ed amanti degli animali”.
L’organizzatore del premio mostra poi i suoi oggetti ricavati da pelli e ossa animali.
C’è un lampadario di daino, cucchiai con manico di osso di cervo, gnu e kudu impagliati che lui stesso ha cacciato in Africa.“Nella vita ho cacciato un centinaio di animali. E mangio volentieri la selvaggina: la carne migliore è quella del cinghiale”.

100% animalisti

Si legge sul sito dell’associazione:

“Centopercentoanimalsti nasce come associazione no profit nel aprile del 2003, i suoi fondatori sono tre amici, Paolo, Jasmine e Federico. Nel corso degli anni,  Centopercentoanimalisti  ha ottenuto importanti vittorie in favore degli animali, tra le  imprese storiche vanno ricordate  l’abolizione della giostra del Pitu di Tonco (Asti),   il tiro dell’oca di Stigliano (Venezia), il palio delle rane di Scardevara (Verona), abolizione del palio dei mussi di Galzignano (Padova),  numerose chiusure di fiere e mostre con animali, azioni determinate che hanno smascherato allevamenti lager,  costanti proteste contro il palio dei cavalli di Ferrara, Feltre e Montagnana.