Spatuzza sulla strage di via dei Georgofili: “Non appartiene a Cosa Nostra”

“Sono legatissimo alla famiglia Graviano. Non verrà mai meno l’amicizia nei loro confronti”. In un interrogatorio con i magistrati del 16 giugno 2009, Gaspare Spatuzza parla della sua militanza in Cosa Nostra e dei rapporti con i boss: “Io ho fatto parte dagli anni ’80 al 2000 di un’associazione terroristico-mafiosa chiamata Cosa Nostra” – spiega il pentito.

Spatuzza sulla strage di via dei Georgofili

Spatuzza riferisce poi dell’ordine di Graviano di assassinare un po’ di carabinieri per dare “un colpo di grazia”. Un attentato da fare a Roma: “In quel momento mi disse che ‘era bene portarsi un po’ di morti dietro. Così chi si deve muovere si dà una smossa'”. E ancora: “Oggi posso dire che vigliaccamente dopo l’attentato di Capaci al giudice Falcone noi di Cosa Nostra gioimmo. E gioimmo anche dopo l’attentato di via D’Amelio al giudice Borsellino. Rappresentavano per noi il nostro nemico principale. Capaci ci appartiene, via D’Amelio ci appartiene. Firenze non ci appartiene, tutto il resto non ci appartiene”. Spatuzza apre poi il tema dei rapporti con la politica.