Crisi, quanto rischiano i risparmiatori italiani?

Risparmiatori italiani

In questa settimana la borsa è andata ancora più a fondo, il valore dei titoli di stato italiani è crollato e il loro spread rispetto ai titoli tedeschi s’è impennato. Le banche italiane sono a rischio? Quanto rischiano i risparmiatori italiani? Ce lo spiega Gianni Dragoni, giornalista del Sole 24 Ore, nel suo editoriale per Servizio Pubblico.

Risparmiatori italiani: cosa succede

“Il problema è che con la crescita galoppante del debito dello stato anche le più grandi banche italiane vanno in difficoltà. Si sono scoperte fragili” – spiega Dragoni – “Queste banche, così come le famiglie, hanno comprato titoli di stato (Bot, Cct, Btp) quando sembravano un investimento sicuro. Adesso però con la crisi finanziaria è aumentato il rischio, i titoli scottano. Dall’inizio di luglio 2011, quando la crisi ha cominciato ad aggravarsi, le quotazioni sono cadute del 10%. Un dato ufficioso ma che circolano in Banca d’Italia. Ciò ha portato a una perdita di ricchezza finanziaria di circa 85 miliardi di euro. Non solo: le nostre banche sono zeppe di titoli di paesi a rischio”.

Debito pubblico: una soluzione

Lo Stato italiano mai come in questa settimana è stato sull’orlo del baratro economico. Il valore dei titoli di stato è crollato, il debito pubblico italiano non riesce ad essere saldato. Come fare? Bisogna introdurre la patrimoniale? O cos’altro?