Il mistero dello scudo fiscale: il punto di Gianni Dragoni

Scudo fiscale

A cosa è servito lo scudo fiscale promosso da Giulio Tremonti e Silvio Berlusconi? A distanza di due anni dal provvedimento, quanti sono i capitali effettivamente rientrati in Italia dai paradisi fiscali? L’editoriale di Gianni Dragoni, giornalista del Sole 24 ore, per Servizio Pubblico, programma di Michele Santoro.

Scudo fiscale: l’editoriale di Dragoni

Il sospetto è che chi ha usufruito dello scudo si sia messo in regola denaro clandestino, frutto di evasione fiscale. L’Associazione Private Banker stimava che quasi dei 300 miliardi dei tesori italiani all’estero, circa 125 fossero in Svizzera e 86 in Lussembutgo. I capitali legalizzati con la tassa del 5% sono stati 100 miliardi del quale due terzi provenienti dal territorio elevetico. Non tutti però sono davvero rientrati in Italia: la Banca d’italia dichiara che 34 miliardi sono fisicamente qui, il resto sarebbero rimasti all’estero senza neppur essere reinvestiti. Questo grazie al rimpatrio giuridico: una semplice dichiarazione più il pagamento della mini tassa. Insomma, su un totale di 300 miliardi di soldi all’estero 200 non sono stati toccati.