Indagati No Tav: la loro storia sei mesi dopo

Indagati No Tav

Indagati No Tav

Alvise ha ventidue anni ed è uno degli oltre quaranta indagati No Tav dalla procura di Torino in seguito alla manifestazione del 3 luglio. A suo carico è già stato emesso un obbligo di domicilio. Lo abbiamo incontrato nel teatro polivalente occupato di Bologna. Ecco il suo racconto ai microfoni di Giulia Cerino per Servizio Pubblico, programma di Michele Santoro.

La storia di Alvise Gris

“Quel giorno non c’erano i black bloc: quel giorno c’era una valle che ha deciso in forma radicale di riprendersi un pezzo di territorio che gli è stato rubato. Nessuna violenza. Quel cantiere è un cancro nella nostra valle” – spiega Alvise Gris – “Il 26 gennaio 2012 mi sono alzato e ho aperto la porta alla Digos che mi notificava un obbligo di dimora e mi perquisiva casa: sono accusato di lesioni e aggressione a pubblico ufficiale, rischio qualche anno, speriamo bene. Le mie accuse sono abbastanza forti, sono indagati altri quaranta compagni Una guerriglia organizzata? Non siamo un apparato militare e mai lo saremo: è stata una risposta rabbiosa, di cuore. Non è stata una scelta di pochi, è stata la scelta della valle”.