Attentato a Brindisi: cosa è successo

Attentato a Brindisi

“Non è possibile che si esca la mattina per andare a scuola con le raccomandazioni della mamma per non tornare mai più”. Cosa è successo davanti all’Istituto Morvillo-Falcone? Francesca Fagnani ha cercato di ricostruire la dinamica dell’attentato a Brindisi, raccogliendo le testimonianze delle compagne di classe di Melissa.

Attentato a Brindisi: il fatto

Il 19 maggio 2012, intorno alle 7,45 del mattino, tre bombe artigianali vengono fatte esplodere fuori dalla scuola superiore Francesca Morvillo Falcone di Brindisi e causano la morte di una studentessa di 16 anni, Melissa Bassi, e il ferimento di altre dieci persone, di cui cinque in modo grave. Gli ordigni erano riempiti di nitrato di sodio, carbone e zolfo, messe in un cassonetto della raccolta differenziata a poca distanza dall’entrata della scuola e azionate da un telecomando. Per l’episodio è stato condannato all’ergastolo Giovanni Vantaggiato con sentenza definitiva. Il processo ha riconosciuto la matrice terroristica dell’attentato: il motivo del gesto era da ricercarsi nel rancore verso la Stato del Vantaggiato a causa di una presunta truffa di cui fu vittima l’azienda della moglie. Qui le immagini della manifestazione spontanea che ha coinvolto la città.