Le nostre prigioni, chiamiamole tortura di Antonio Crispino: il documentario

Le nostre prigioni, chiamiamole tortura

VINCITORE DI GENERAZIONE REPORTER
SEZIONE 31-35 ANNI
“Le nostre prigioni, chiamiamole tortura” di Antonio Crispino
Una videoinchiesta per tradurre in immagini e voci i numeri drammatici della detenzione. E poi un viaggio in quella che è definita “la zona d’ombra del carcere”: la violenza dietro le sbarre.

Le nostre prigioni, chiamiamole tortura

Sono circa 2230 morti in carcere in circa dieci anni. Quasi un decesso ogni due giorni. Morte naturale, arresto cardio-circolatorio, suicidio: queste le cause più comuni, scritte sulle carte. Poi ci sarebbero i casi di pestaggio, di malasanità in carcere, di detenuti malati e non curati, abbandonati, le istigazioni al suicidio, le violenze sessuali, le impiccagioni a pochi giorni dalla scarcerazione o dopo un diverbio con le guardie carcerarie. Sono le ombre del sistema