Bersani sull’agenda Monti: “Credibilità e serietà che va preservata”

Bersani sull'agenda Monti

Incalzato da Luca Bertazzoni, dice la sua il candidato alle primarie Pd Pierluigi Bersani sull’agenda Monti, sul suo governo tecnico e su un possibile secondo mandato: “Se alle prossime elezioni non ci dovesse essere un vincitore vuol dire che il sistema è molto frammentato. E che torneremo subito a votare. Monti al governo col Pd? Parleremo con lui, lo coinvolgeremo sicuramente”.

Bersani sull’agenda Monti

“I punti deboli della politica di Monti? La riforma delle pensioni. Sugli esodati bisogna trovare una soluzione. Non mi sono piaciuti alcuni interventi a gamba tesa sulla scuola. Anche il rapporto con gli enti locali poteva essere diverso. Detto questo noi siamo leali” spiega Bersani. E l’agenda Monti? “E’ stata molto efficace in campo internazionale. C’è un tasso di credibilità e di serietà che bisogna assolutamente preservare”. Ma in cosa consiste esattamente l’agenda Monti? Sono 29 punti contenuti in quattro capitoli. Qui uno stralcio:

La strada per la crescita

– La crescita non nasce dal debito pubblico. Finanze pubbliche sane, a tutti i livelli
– Riduzione e riequilibrio dei carichi fiscali
– Eliminare gli sprechi, valorizzare gli investimenti produttivi (spending review)
– Una pubblica amministrazione più agile, più efficiente, più trasparente. Usare meglio i fondi strutturali europei (il Freedom of Information Act come modello)
– Continuare la stagione delle liberalizzazioni
– Rivitalizzare la vocazione industriale dell’Italia
– Aperti ma non disarmati sui mercati globali. Proiettare le imprese italiane sui mercati internazionali, riaprire il Paese agli investimenti esteri
– Bisogna prendere sul serio l’istruzione, la formazione professionale e la ricerca
– Italia 2.0: l’Agenda digitale
– Sfruttare tutto il potenziale dell’economia verde
– La politica agricola
– L’Italia della bellezza, dell’arte e del turismo