Brunetta sullo spread: “Nessuna tragedia, nessun baratro”

Brunetta sullo spread

Una volta dimessosi, l’ex ministro Brunetta ha analizzato il mercato europeo per capire il funzionamento degli indici dello spread e dei mercati in generale. Secondo Brunetta qualcosa non torna e l’incidenza dello spread sulla vita pubblica è minima. Ma perché ci hanno fatto credere il contrario? “Nessuna tragedia, nessun baratro. Ma un attacco speculativo a un Paese e al suo debito pubblico. Perché abbiamo mollato? Non avevamo più la maggioranza. Ma il debito era più basso e il Pil più alto”.

Brunetta sullo spread e la patrimoniale

“La patrimoniale è una tassa che porterebbe alla depressione della nostra economia. Le società che detengono un grosso patrimonio immobiliare vedrebbero diminuire il loro capitale. La vecchietta che ha una casa di proprietà, magari di valore, non avrebbe i soldi per pagare e sarebbe costretta a venderla. Quindi, la patrimoniale è una tassa ingiusta” – spiega l’ex ministro della Pubblica Amministrazione – “Ora che non sono più al governo e che Monti è diventato premier torno volentieri a fare il professore, torno a fare l’economista. Faccio una riflessione: intanto la patrimoniale per fare che cosa? Avremo bisogno di una manovra per i prossimi due anni che compensi il peggioramento della congiuntura avuto negli ultimi mesi. E raggiungere nel 2013 il pareggio di bilancio. Dobbiamo essere credibili e rassicuranti verso l’Europa. La patrimoniale serve a raggiungere questo obiettivo? E’ utile prendere misure per far crescere il paese, non per deprimerlo. Non è una questione ideologica. Insieme agli antibiotici vanno prese anche le vitamine. Per questo al governo mi sono spesso scontrato anche con Tremonti…”.