Vendola sulla precarietà: “È un crimine sociale”

Vendola sulla precarietà

“Il lavoro precario è un crimine. Viene a mancare all’uomo il diritto ad essere libero”. Ospite di Servizio Pubblico Nichi Vendola non usa mezzi termini per descrivere la difficile situazione vissuta da molti lavoratori.

Vendola sulla precarietà e la crisi

Spiega Vendola: “Mi sono preso dell’irresponsabile perché credevo più giusto andare ad elezioni. Ciò che contesto è la continuità delle politiche economiche e sociali del governo Berlusconi e di quello Monti. Critico la continuità dal punto di vista dello smontaggio della civiltà del lavoro. La crisi viene rappresentata come un fenomeno misterioso, portata da strani alieni. E’ invece figlia di due fenomeni che si intrecciano: finanza e funzione sociale del lavoro”.

Vendola su Monti

Sempre a Servizio Pubblico il governatore della Puglia dice la sua anche sull’operato del governo tecnico: “Non sono preoccupato del futuro di Monti. Ma di quello dei miei cinque nipoti. Parlare del futuro di Monti vuol dire non ascoltare il dolore del Paese, il disagio che esplode. Certo ci è impedita una valutazione sugli effetti della cosiddetta Agenda Monti: l’assunto che Monti abbia impedito la catastrofe va visto alla prova dei fatti” – spiega Vendola – “Sono sempre stato abituato a vedere riforme che miglioravano la vita materiale delle persone. Quelle fatte oggi sono controriforme perché peggiorano la vita della gente. Dov’è il beneficio delle politiche di austerity?”.