Marchini sulla crisi: “Serve un cambio di marcia”

Marchini sulla crisi

Alfio Marchini è un imprenditore candidato sindaco di Roma. La sua visione economica collimerà con le esigenze dei cittadini? Le sue parole ospite di Servizio Pubblico, programma di Michele Santoro: “Urge cambiare approccio, serve un cambio di marcia. Dobbiamo partire dalla consapevolezza che abbiamo ancora molto. Dobbiamo decidere a cosa non siamo assolutamente disposti a rinunciare. Nei primi dodici articoli della nostra Costituzione c’è già tutto, non dobbiamo inventarci nulla. Un equilibrio meraviglioso tra diritti e doveri. O recuperiamo questi temi o non ce la facciamo”.

Marchini sulla crisi

“Siamo nel bel mezzo di una crisi drammatica, odiosa, dolorosa. Ma io sono ottimista. Non sono assolutamente d’accordo che nel 2013 si vedrà la luce in fondo al tunnel. Più che una luce, quello è un treno che ci viene addosso. Nonostante questo credo si debba vedere la questione da un’ottica diversa. Per molti decenni c’è stata una sorta di apartheid della produzione a livello mondiale: un miliardo di persone hanno prodotto quello che consumavano i restanti sei miliardi” – spiega Marchini – “Questo ci ha consentito di usufruire di un benessere anche immeritato. Negli ultimi venti anni la prepotenza della Cina, dell’India, del Brasile ha ampliato la base produttiva. Ciò ha portato a una redistribuzione della ricchezza”.