E Berlusconi pulisce la sedia di Travaglio

La lettera che Silvio Berlusconi legge a Servizio Pubblico ripercorre la carriera di Marco Travaglio. Il dibattito in studio, il corpo a corpo tra l’ex presidente del Consiglio e il conduttore, la replica del giornalista del Fatto Quotidiano.

Berlusconi pulisce la sedia di Travaglio

Berlusconi legge la lettera – “Non l’ho scritta io, me l’hanno data uscendo dall’ufficio e l’ho letta in macchina” – poi si alza e si ritrova viso a viso con Santoro: “Travaglio ha avuto dieci provvedimenti e lei se lo tiene ancora qui. Pensavo che lei fosse il peggio, invece è peggio del peggio!”. L’ex premier fa poi alzare Travaglio e pulisce la sedia su cui era seduto prima con i suoi appunti poi con un fazzoletto, tra la sorpresa del pubblico. Travaglio prende la parola e si difende: “Ha citato tutte condanne civili. Se fosse vero che sono un delinquente abituale, lei mi avrebbe fatto almeno Presidente del Senato. Ma non ho ricevuto proposte simili”.

Lettera di Berlusconi a Travaglio: il testo

“Signor Travaglio, la sua carriera è legata a me. Io sono il suo core business. Lei si è laureato, poi grazie ad una raccomandazione trovò posto da un editore. Che ero io, al Giornale”

“Per la sua attività editoriale è stato condannato 10 volte dai tribunali, ha anche usufruito di una prescrizione […]. La sua attività editoriale, della quale io rappresento il protagonista, le ha portato ingenti guadagni. Ha vissuto in maniera più che agiata, se il metodo del copia incolla che utilizza non gli avesse costato enormi spese”

Santoro interviene – “E’ una scartoffia che le hanno scritto. E’ una cosa vergognosa”- il Cavaliere replica – “Lei dovrebbe andarsene, Travaglio è un diffamatore professionista”. Santoro chiosa: “E’ allora Sallusti cos’è?”. Pochi minuti dopo la scena passata alla storia: Berlusconi che pulisce la sedia su cui era seduto proprio il giornalista del Fatto.