Berlusconi sull’Imu: “Abbiamo detto sì per non far cadere il governo”

Berlusconi sull'Imu

“L’ultima legge di Stabilità del governo Monti è stata completamente riscritta da noi”. Eppure Berlusconi parlò di una legge simile all’Ici prevista insieme al federalismo. Il dibattito in studio a Servizio Pubblico, programma di Michele Santoro, con ospite l’ex presidente del Consiglio.

Berlusconi sull’Imu

“Perché ha detto sì all’Imu di Monti, o comunque perché non l’ha bocciata in Parlamento?” chiede Luisella Costamagna. “L’Imu doveva essere un’imposta comprensiva di tutte le imposte locali. Andando anche a colpire gli immobili, ma ad eccezione della prima casa. Il nostro atteggiamento sul tema è stato sempre uguale negli ultimi 20 anni: la prima casa per noi è sacra” – risponde Berlusconi – “Abbiamo provato a cambiare il provvedimento, senza riuscirci. E abbiamo detto sì per non far cadere il governo”.

Berlusconi su Monti

Su Monti il Cavaliere aggiunge: “Noi per senso di responsabilità, e perché avevamo ormai solo due parlamentari di maggioranza, abbiamo deciso che la cosa migliore per l’Italia fosse dimetterci. La decisione venne presa in una notte molto difficile che ancora ricordo bene” – spiega Berlusconi – “Abbiamo così lasciato spazio ai tecnici che avrebbero goduto dell’appoggio del 90% del Parlamento. Con loro abbiamo cominciato a lavorare anche suggerendo una continuità con quanto avevamo fatto noi. Poi Monti ha iniziato a prendere un’altra strada. Subendo le pressioni della sinistra, della Cgil, della Fiom”.