Santoro sulle larghe intese: “Un governissimo meraviglioso”

Santoro sulle larghe intese

“Il presidente Napolitano ha guadagnato il 100% dei consensi degli italiani: ha ragione Grillo questa volta!”. Così Michele Santoro sulle larghe intese nell’anteprima della quindicesima puntata di Servizio Pubblico: “Chi ci guarda da lontano ha ragione a nutrire qualche preoccupazione. Non tanto per il contagio economico, ma anche perché noi italiani siamo sempre stati capaci di costruire grandi cose creative. Abbiamo inventato Mussolini ad esempio: vi siete mai chiesti cosa sarebbe successo se non ci fosse stata Piazzale Loreto?”.

Santoro sulle larghe intese

“Quanti voti avrebbe preso Mussolini se si fosse presentato alle elezioni con un suo partito dopo la guerra? Credo molti. Berlusconi, per quanti problemi ci ha creato, non ci ha portato in guerra: quindi come potevamo pensare che d’improvviso, quasi per miracolo, sparissero tutti coloro che lo hanno sostenuto per venti anni?” – si interroga Santoro nel suo editoriale – “Nonostante questo Berlusconi ha perso sei milioni e mezzo di voti. E la sinistra non ha vinto perché ne ha persi tre milioni e mezzo. L’unico vincitore insomma è il Movimento 5 Stelle”.

Dario Fo su Pd-M5S

Nel corso della stessa puntata di Servizio Pubblico, sul governissimo dice la sua anche Dario Fo. Proponendo la soluzione siciliana: “Lì il Pd ha vinto e si è fatto un accordo con il Movimento 5 Stelle su proposte precise. O lo si fa subito anche a livello nazionale oppure tra sei mesi andremo a nuove elezioni. E questo vorrebbe dire andare al disastro. Non è vero che Grillo ha chiuso la porta a Bersani, ne ho parlato proprio oggi con Casaleggio”. Per il premio Nobel il presidente del Consiglio non lo deve scegliere né il Pd né Grillo: “Spetta al Capo dello Stato. Un governissimo dei dem con Berlusconi e Monti? Sarebbe la frana totale per tutta la sinistra. Per anni anni ed anni non risorgerebbe neanche più. Per me è un dispiacere il fatto che Bersani non abbia vinto come si sperava. Io spero veramente che Beppe Grillo e Bersani collaborino, è giunto il momento di rifare la Sicilia in Italia. Sembra paradossale ma è così”.