Le ultime parole di Agnese Borsellino

Agnese Borsellino

“La strage di via D’Amelio riguarda tutti noi. Non solo la famiglia Borsellino, ma tutti gli italiani onesti”. Queste alcune delle parole raccolte da Sandro Ruotolo prima che Agnese Borsellino, il 5 maggio scorso, morisse. La moglie del magistrato ucciso dalla mafia rivela: “Paolo sapeva che stava per essere ucciso. E andò incontro al suo destino. Era convinto che la sua morte avrebbe scosso tutte le coscienze”.

Agnese Borsellino a Sandro Ruotolo

Agnese sottolinea il fatto che il marito fosse sicuro di essere assassinato: “La strage di via D’Amelio fu anomala. Spero ancora che ci possano essere persone che si redimono e che dicano stracci di verità”. Perché lei fa il nome del generale Subranni, l’allora comandante dei Ros, uno degli imputati nel processo di Palermo, soltanto vent’anni dopo? chiede Ruotolo. “Non c’erano i presupposti perché io dicessi certe cose. Le ho dette a poco a poco, cercando di capire il momento adatto. Io ritengo che i mafiosi siano stati soldati, che siano stati mandati per eseguire la strage, ma dietro questa strage ritengo che ci sia ben altro”. A registratore spento la vedova Borsellino svela a che il giorno successivo alla morte di Paolo i figli si recarono nel suo ufficio per prendere i suoi effetti personali e scoprirono che tutti i cassetti erano stati svuotati.

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