Ritorno a Rosarno

Rosarno

Luca Bertazzoni ritorna a Rosarno. A tre anni dalla rivolta delle arance, i ‘neri’ non sono partiti e sono arrivati i ‘bulgari’. E in tanti, emigrati di ritorno, rientrano dal Nord: giovani e meno giovani, alla ricerca disperata di un lavoro che non c’è. È qui che da due anni era tornato a vivere Luigi Preiti.

Rosarno il ritorno

“I politici hanno rovinato l’Italia. Mentre io cerco di fare giornata quelli si intascano i milioni di euro” si sfoga un pescivendolo. “L’affitto, il mangiare, la macchina da mantenere: i soldi non bastano più” gli fa eco un altro cittadino di Rosarno. Sul gesto folle di Preiti davanti a Palazzo Chigi c’è chi non va tanto per il sottile: “Ne servivano altri come lui, bisogna sparare a questi figli di puttana. I politici sono tutti ladri, non lo sapete?”. Gli immigrati accettano lavori per 20 euro al giorno, gli italiani si rifiutano: “Io ce l’ho con tutto il mondo” – racconta un operaio, senza lavoro da più di un anno e ora con in tasca un assegno di disoccupazione di 400 euro al mese in scadenza – “La politica non fa niente per noi. Il Sud è stato tutto abbandonato. Preti ha sbagliato a sparare? Non lo so”.