I conti in tasca a Renzi

La mossa più importante di Renzi, lo abbiamo detto, sono questi 10 miliardi per rendere più pesante la busta paga di circa 10 milioni di lavoratori dipendenti. Dove prende i soldi Renzi?
Renzi ha detto che 7 miliardi verranno dai tagli alla spesa pubblica. Ma il commissario Cottarelli, nominato da Letta, ha detto che quest’anno si potranno fare risparmi di spesa per 3 miliardi “al massimo”. Vedremo chi ha ragione, intanto alcuni giornali oggi hanno anticipato che nel piano di Cottarelli è previsto anche un contributo di solidarietà temporaneo sugli assegni di pensioni più alte, ma, tranquilli Cottarelli ha assicurato: l’85% dei pensionati è esentato. Chi sarà allora a pagare? Solo il 15% dei pensionati.

Secondo il Corriere e il Sole, chi prende 2.000 o 2.500 euro al mese, ma potrebbe essere necessario – secondo un calcolo che abbiamo fatto sui dati Inps – arrivare a toccare assegni ancora più bassi: circa 1.750 euro netti al mese. Anche Letta aveva previsto un prelievo sulle pensioni ma sugli assegni sopra i 90mila euro l’anno. Prima di lui ci avevano provato pure Monti e Berlusconi ma in entrambi i casi la misura fu bocciata dalla Corte costituzionale.

Altri 2 miliardi, secondo Renzi, potranno venire dalle tasse sul rientro dei capitali dall’estero. Anche questo è un decreto di Letta. Però alla Camera queste norme sono state infilate in un disegno di legge, e ci vorrà molto più tempo per l’approvazione.

Renzi prevede di risparmiare altri 3 miliardi sugli interessi sul debito pubblico, perché lo spread è diminuito, già durante il governo Letta. Ma questo risparmio si potrà contabilizzare con certezza solo a fine anno.

Attenzione, una novità rispetto a Letta c’è. Renzi dice che, siccome quest’anno è previsto un deficit del 2,6% rispetto al Pil, il governo potrebbe far salire il deficit fino al tetto del 3%. Salirebbe anche il debito pubblico, ma Renzi avrebbe così a disposizione fino a 6,4 miliardi in più per ridurre le tasse. “7+6 sono 13 miliardi” dice Renzi. Ma per fare 13 il governo dovrebbe essere autorizzato da Bruxelles a fare quest’operazione.

E la Bce ha ammonito: l’Italia non ha fatto nessun progresso sulla riduzione del deficit. Altrimenti, con tutte queste acrobazie, Renzi rischia di rompersi l’osso del collo.