Indipendentisti Veneto: “Prima noi, poi gli stranieri”

Indipendentisti Veneto
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Indipendentisti Veneto: “Italiani all’obitorio mentre i nostri soldi a Montecitorio”. Il Veneto è convinto di aver pagato la crisi più di tutti, dopo essere stata per anni una delle regioni più competitive d’Europa. Le storie di chi sogna l’indipendenza come soluzione ai problemi di una generazione d’imprenditori e partite Iva.

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Il reportage di Giulia Cerino dà voce ai giovani indipendentisti veneti: “Un’Italia secessionista vuol dire un paese che finalmente comincia a lavorare. Continuiamo a pagare tasse ma non abbiamo i servizi in cambio. Ho lavorato per anni con contratti precari a 600 euro in busta paga e il resto in nero”.

E poi il bersaglio dell’immigrazione clandestina: “Non siamo già abbastanza pieni di immigrati? Da Lampedusa continuano a mandarli qui in Veneto. Ci dipingono come fascisti ma nell’ultima ondata di profughi sono stati spesi 3 milioni di euro per le spese sanitarie. E invece qui nel nostro paese ci sono persone che non hanno i soldi per pagare le analisi del sangue. Com’è possibile che persone estranee al nostro paese arrivino qui e si ritrovino 3 milioni di euro per pagarsi le cure sanitarie? Prima gli italiani e poi gli altri. Se l’Italia si risana per me può venire anche tutta l’Africa. Piuttosto aiutiamoli lì ma basta con l’immigrazione perché qui non c’è lavoro neanche per noi”.