Primo Maggio Taranto. Il racconto di Landini

primo maggio taranto
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Primo Maggio Taranto. Maurizio Landini racconta l’esperienza della festa dei lavoratori e della contraddizione enorme tra salute e lavoro che si vive nella cittadina pugliese. “Sono stato invitato dal Comitato dei cittadini e dei lavoratori liberi e pensanti che è nato qualche anno fa per il dramma che c’è tra lavoro e salute all’Ilva. Questo Comitato era nato all’inizio in critica anche contro le organizzazioni sindacali. L’invito è stato un gesto importante perché vuol dire riaprire un dialogo. Io penso che oggi non sia il momento di celebrare il primo di maggio. In ogni piazza dove si è festeggiato ci sono dei problemi. Noi siamo di fronte ad una situazione dove è evidente una forte crisi della rappresentanza sindacale”.

Primo Maggio Taranto

Il punto di vista del segretario della FIOM. “C’è una grandissima frantumazione e competizione fra le persone che lavorano. E oggi il lavoro non c’è. Bisogna ricostruire una capacità di rappresentanza di tutte le forme di lavoro.. Altrimenti il sindacato rischia di non avere un futuro. Oggi siamo di fronte ad una precarietà e ad un sfruttamento del lavoro che non ha precedenti nella storia di questo paese.  Hanno fatto degli studi in merito. Dal 1995 ad oggi, in Europa, i paesi dove c’è la precarietà più alta sono quelli con la produttività più bassa”.