Testimonianza Napolitano. Travaglio: “Doveva aprire le porte del Quirinale”

testimonianza napolitano
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Testimonianza Napolitano. Per Marco Travaglio, il Presidente della Repubblica con la sua testimonianza al processo sulla trattativa Stato-Mafia, ha fatto la cosa più bella. “Napolitano testimoniando, ha dimostrato che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge. Infatti quasi tutti i politici e giornali gli avevano detto di non farlo, di non testimoniare. Non riescono proprio a introiettarlo il principio d’uguaglianza. La testimonianza non è stata affatto inutile come dicono in molti. Ma anche se Napolitano non avesse detto niente, basterebbe quel gesto di aprire le porte del Quirinale alla Corte d’Assise di Palermo”.

“In quelle tre ore Napolitano ha detto una cosa molto importante. Nell’estate del 1993, quando le stragi mafiose colpiscono Milano, Roma e Firenze, i vertici delle Istituzioni avevano immediatamente capito che erano stati i corleonesi. Ed il movente era l’aut aut allo Stato”.

Testimonianza Napolitano

L’intervista esclusiva di Sandro Ruotolo al pm di Palermo Nino Di Matteo. A margine della deposizione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel processo sulla presunta Trattativa Stato-Mafia.

“Nella sua testimonianza il Presidente Napolitano ha detto chiaramente che la percezione più immediata fu quella della riconducibilità di quegli attentati ad una strategia dell’ala corleonese di Cosa Nostra. Per porre lo Stato di fronte ad un aut aut, ha utilizzato questa espressione il Presidente Napolitano. O l’alleggerimento della repressione antimafia oppure il prosieguo della attività stragista con l’intento di destabilizzare le istituzioni repubblicane”.