Case popolari di Milano: il racket delle occupazioni abusive

case popolari di Milano
case popolari di Milano

Dietro le case popolari di Milano c’è un vero e proprio business. Luca Bertazzoni e Giulia Cerino fingono di essere alla ricerca di una casa e si ritrovano risucchiati nel racket delle occupazioni. Per 500 euro ci sono persone pronte a spaccare una porta e ad “assegnare” case che dovrebbero, per legge, essere assegnate secondo graduatoria.

Le case popolari di Milano

Corvetto, periferia sud di Milano, qui ci sono stabili dell’Aler interamente occupati. Entrare è semplice: nella peggiore delle ipotesi si sfonda una porta. Nella “migliore” basta qualche centinaio di euro e si è dentro. “Non avevo una casa e uno dell’Aler mi ha detto: ‘dammi 500 euro e ti faccio entrare'”, dice uno. E un altro, quasi a voler giustificare la sua occupazione abusiva. “Io non ho sfondato la porta, ho avuto le chiavi”. Il reportage di Servizio Pubblico.