Emma Marcegaglia è in conflitto d’interessi sul caso Ilva?

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La nuova rubrica di Servizio Pubblico sul conflitto di interesse si apre con un nome di peso: Emma Marcegaglia, nominata da Renzi presidente dell’ENI. L’ex presidente di Confindustria, che non si è dimessa da nessuna delle cariche precedentemente ricoperte nel gruppo di famiglia, può continuare a occuparsi degli affari del Marcegaglia s.p.a., colosso dell’acciaio da 4 miliardi di ricavi che negli ultimi tempi ha manifestato interesse nell’acquisizione dell’Ilva? L’affare mostra infatti diversi lati oscuri: dal ruolo del Governo all’intervento dello Stato, fino al futuro rapporto fra ENI e Ilva, che si ritroverebbero a fare affari fra loro guidate dalla stessa persona.

Cosa succederà? Ce lo spiega Gianni Dragoni.

Davide Serra in conflitto d’interessi?

Gianni Dragoni affronta la figura di Davide Serra, finanziere e gran sostenitore di Matteo Renzi. Serra ha fatto sapere che vuole investire 400 milioni in Italia. Vuole usare questi soldi per comprare dalle banche crediti incagliati, cioè crediti verso clienti in crisi che non pagano. Le banche cercano di disfarsene per fare pulizia nei bilanci. Chi li prende paga i crediti con un forte sconto e avrà un guadagno se riesce poi a incassare più di quanto paga alla banca.

Davide Serra ha messo gli occhi sui crediti incagliati del Monte dei Paschi di Siena. La banca messa in ginocchio da operazioni fatte quando era guidata da vertici nominati dal vecchio PD. Mps cerca di liberarsi di 1,2 miliardi di crediti e Serra ne potrebbe prendere un pacchetto.

Davide Serra e il rischio Mps

Come mai Serra non ha paura di assumersi un rischio come quello del Monte dei Paschi? Forse si sente al sicuro perché il suo amico Matteo Renzi è il Presidente del Consiglio? E se fosse così non ci sarebbe un conflitto d’interessi tra l’attività di Serra come finanziere e il suo sostegno pubblico al premier Renzi?