Padre Patriciello “Niente è cambiato nella Terra dei Fuochi”

Padre Patriciello
Padre Patriciello

Sandro Ruotolo va a trovare Padre Patriciello, parroco del quartiere Parco Verde di Caivano, in provincia di  Napoli. Dalla sua chiesa Padre Patriciello rivolge un appello al Presidente della Repubblica e dice: “Niente è cambiato in Campania, nonostante gli spot che vogliono farci credere il contrario. La mia terra è la mia mamma e se soffro non la guarisco dicendo che sta bene”.

“Niente è cambiato”

Rifiuti tossici: Amianto, scarti tessili, collanti. Le discariche illegali e i roghi continuano a inquinare la Terra dei Fuochi, nonostante le promesse dell’ex Presidente Giorgio Napolitano e del premier Matteo Renzi. Qui le piccole aziende campane continuano a sversare rifiuti tossici su un terreno che è contaminato in profondità dagli scarti tossici provenienti dalle grandi ditte del nord Italia. È qui che  Don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, porta avanti la sua battaglia: “Qui seppelliamo un centinaio di persone all’anno. Il 70% di loro muore di tumore, e il ministro Lorenzin dice che siamo i responsabili della nostra morte”.

I tumori nella Terra dei Fuochi

Tumori nella terra dei fuochi? Luigi Costanzo è medico di famiglia a Fratta Maggiore, un comune in provincia di Napoli. Ha provato a quantificare il numero dei malati di tumore nella Terra dei Fuochi. “Dal 2008 al 2013 c’è stato un aumento quasi del 300%. A Giuliano, dove ci sono le discariche sequestrate, si registra un più 63,8%.

“Tutti siamo colpiti come se fossimo sotto una lapidazione. Ogni sasso rappresenta una sostanza che potrebbe farci male. Non sappiamo quale di queste sostanze ci colpirà alla testa e ci farà del male”. La testimonianza di un medico di famiglia della provincia napoletana.