Perché Renzi ha detto no a Giuliano Amato. L’editoriale di Gianni Dragoni

Giuliano Amato
Giuliano Amato

“Perché Renzi non vuole Giuliano Amato come Presidente della Repubblica? Perché, a torto o a ragione, è un simbolo della casta, troppo pesante per farlo digerire al suo elettorato”. L’editoriale di Gianni Dragoni a Servizio Pubblico.

Giuliano Amato e la Casta

“Se i senatori non avessero approvato la legge di riforma elettorale avrebbero messo in crisi il Patto del Nazareno e la legislatura avrebbe rischiato di saltare. Ma in caso di elezioni anticipate i senatori avrebbero perso i vitalizi. La pensione infatti per gli ex parlamentari scatta solo se la legislatura dura almeno quattro anni sei mesi e un giorno. I vitalizi sono stati modificati ai tempi della riforma Fornero delle pensioni. E anche per gli ex parlamentari l’età pensionabile è stata portata a 65 anni. Prima della riforma era di 50 anni. Anche per l’assegno degli ex parlamentari è stato introdotto il sistema di calcolo contributivo che è meno favorevole del retributivo. Tutto questo però vale solo per il futuro. Intanto la spesa per gli assegni degli ex parlamentari continua a crescere. Per il 2014 abbiamo calcolato che era prevista una spesa di 223,3 milioni di euro. Il super pensionato più famoso d’Italia è Giuliano Amato. Quando Napolitano nel settembre 2013 lo ha nominato giudice della Corte Costituzionale, Giuliano Amato all’epoca percepiva 31 000 mila euro lordi al mese”.