Sandro Ruotolo: l’ultima rivelazione di Carmine Schiavone

Carmine Schiavone
Carmine Schiavone

Carmine Schiavone, il cassiere dei Casalesi diventato collaboratore di giustizia che ha fatto luce sul traffico e lo sversamento illegale di rifiuti nella cosiddetta “Terra dei Fuochi”, è morto all’ospedale di Viterbo. Dove era ricoverato a seguito di una caduta. Sandro Ruotolo era andato a trovare Schiavone una settimana fa.”Mi ha detto due cose: che ha portato le forze dell’ordine a fare un sopralluogo in una zona ben precisa della Terra dei Fuochi e che avrebbe raccontato alle autorità ciò che l’anno scorso ci disse di non poter ancora rivelare”.

Terra dei Fuochi: Mancini vs Schiavone

Il racconto del boss “Io ero il capo della cupola servizi amministrativi Cosa nostra campana. Ero di Cosa Nostra perché sono stato battezzato da Luciano Liggio come mafioso. Ho ucciso una cinquantina di persone più 400 persone su commissione. Io lo sapevo che interrare i veleni nelle campagne avrebbe causato molte vittime. Ho provato a fermarli nel 1990. Poi nel 1991 mi hanno fatto arrestare”. L’eroe commissario, morto di leucemia per aver indagato sul versamento dei rifiuti tossici, pone una domanda al boss. “Perchè aspettare così tanto per denunciare? Perchè non ha pensato prima alla salute dei suoi compaesani?”.