Bersani si scaglia subito contro le parole di Renzi ed esprime le sue critiche alla riforma delle legge elettorale: “Non è vero che in vent’anni non è mai cambiato niente, sono state fatte riforme importanti. Il sistema del “ghe pensi mi” non lo accetto. Con l’Italicum il rischio è andare verso un sistema che non è né parlamentare né presidenziale. Con le modifiche alla legge elettorale non risolviamo tutti i problemi, ma togliamo via alcuni rischi. Per esempio l’introduzione delle preferenze. Il ballottaggio? Correggiamolo, dando flessibilità e rappresentatività al sistema, facendolo sembrare più un secondo turno. Io per vent’anni ho fatto una battaglia contro l’uomo solo al comando. Stavolta non me la sento di votare, è la prima volta che mi accade di votare fuori dal contesto della mia compagnia. Io non sono convinto e sento la responsabilità di dirlo forte”.
“Cosa farà la minoranza sull’Italicum?”
L’analisi del direttore del tg La7 Mentana: “La battaglia parlamentare porta con se il saldarsi di alleanze che sono trasversali. Il punto è capire cosa farà la minoranza sull’Italicum: non voterete o voterete contro? Perché c’è una bella differenza”. Pronta la risposta dell’ex segretario Pierluigi Bersani: “Non sarà mai un capocordata, il leader di una corrente”. Poi la battuta di Mentana: “La Speranza è l’ultima a morire ma la prima a dimettersi”, alludendo all’addio del capogruppo Roberto Speranza.