Delitto Agostino: All’Ucciardone il padre dell’agente ucciso riconosce “Faccia da mostro”

Delitto Agostino mafia palermo
Delitto Agostino

Delitto Agostino. Giovanni Aiello, sospettato di essere “Faccia da mostro”, è arrivato all’aula bunker dell’Ucciardone alle 8.50, accompagnato dal suo avvocato. Aiello appare sensibilmente diverso rispetto alla nostra intervista. Capelli più lunghi, lisci e ben pettinati, soprattutto più scuri. Per il tanto atteso confronto tra Vincenzo Agostino e Giovanni Aiello il giudice ha selezionato una serie di comparse a Cinecittà. Uomini di 55-60 anni, alti, robusti, capelli castani, volti con cicatrici o butterati.

Ma il confronto si svolge in un clima paradossale perché da poche settimane è tornato a piede libero il boss mafioso Gaetano Scotto. Secondo i PM Di Matteo e Del Bene si tratta di uno dei due killer che uccisero Nino Agostino e sua moglie Ida Castelluccio. Mentre Faccia da mostro avrebbe assicurato un supporto operativo. L’altro presunto killer, Salvino Madonia, è all’ergastolo al 41 bis. E mentre Gaetano Scotto gira libero per Palermo, a essere stato ingabbiato è proprio il vecchio Vincenzo Agostino. Costretto a vivere sotto scorta.

La storia di Faccia da Mostro

L’inchiesta di Walter Molino sul delitto Agostino. Clicca qui per vedere la storia di “Faccia da mostro