Terrorismo, Fisk: “Siamo noi i colpevoli”

Terrorismo Robert Fisk
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Terrorismo. Parla Robert Fisk, corrispondente dal Medio Oriente per  The Independent.

Il giornalista s’interroga sul movente degli attentati terroristici. “Magari non vogliamo una democrazia in Medio Oriente perché temiamo che non ci obbediranno più. Preferiamo mettere dei dittatori. Noi creiamo dei mostri che poi ci attaccano e diamo la colpa al ‘male’. Come se fosse un male biblico. Siamo noi i colpevoli. Ecco perché ci dobbiamo sempre chiedere perché.

Il “perchè” del terrorismo

Il giornalista Robert Fisk sulla guerra al terrorismo. “Perché si combattono le guerre? Una delle risposte è questa. Noi non dedichiamo abbastanza tempo ad assicurare che possa prevalere la giustizia. Si continua a dire che questa è una guerra contro il male, contro le persone che odiano la democrazia. Secondo voi Bin Laden conosce il concetto di democrazia? Io l’ho incontrato e secondo me non conosce nulla della democrazia occidentale. Questa è una guerra che nasce nel medio oriente e fin quando non ci renderemo conto di ciò, la guerra al terrorismo continuerà.

L’intervista ad Osama Bin Laden

Robert Fisk è uno dei pochissimi giornalisti viventi ad aver intervistato Bin Laden, il padre del terrorismo qaedista. “L’ho visto nel 1997. Molto tempo prima dell’undici settembre. Era un uomo molto intelligente. Uno dei motivi per cui ho pensato che fosse lui il mandante dell’11 settembre era il seguente. L’ultima cosa che mi disse, quando l’intervistai l’ultima volta in Afghanistan, è stata questa. Robert da questa montagna abbiamo distrutto l’esercito russo e noi abbiamo aiutato a distruggere l’unione sovietica. Poi aggiunse: prego dio che ci permetta di trasformare l’america nell’ombra di se stessa”.